Asacom in protesta davanti alla Prefettura

Catania – Protesta degli asacom davanti alla Prefettura per l’annullamento dell’ atteso bando provinciale da parte dell’ amministrazione.  L’operatore asacom è una figura già prevista dalla legge 104, e dovrebbe far parte del cosiddetto organico di diritto del personale scolastico e, come l’insegnante di Sostegno, partecipare a pieno titolo al lavoro dei Consigli di Classe. In attesa di raggiungere un tale obiettivo, occorre, comunque, modificare la situazione attuale, caratterizzata da regole e rapporti di lavoro disomogenei a livello nazionale. Del resto, visto che a garantire tali servizi sono gli enti locali non potrebbe essere diversamente. Per le caratteristiche dell’impegno degli Asacom, la situazione migliore, come ribadito anche dall’Autorità Anticorruzione, dovrebbe essere quella dell’organizzazione individuale del lavoro.

“Un primo tema di riflessione riguarda conoscenze e competenze – come chiarisce Nino De Cristofaro, coordinatore Cobas sezione di Catania – un passo in avanti definire linee guida e di reclutamento valide in tutta Italia. In ogni caso, visto che la Regione Sicilia si appresta a farlo, senza entrare nel merito di ciò che accadrà, va ribadito che quanti hanno legittimamente lavorato sino ad ora devono poterlo fare anche in futuro. Nella Città Metropolitana di Catania (servizi per studenti diversamente abili della scuola secondaria di secondo grado e dell’Università) non è così. Infatti, anche nei prossimi anni è stato previsto che tale servizio sarà gestito  esclusivamente dalle Cooperative. Cooperative che, in un regime di monopolio, ferme restando le più generali regole di ingaggio, possono muoversi in piena libertà. Ancora una volta è stata negata la possibilità del “doppio albo”, uno relativo ai lavoratori individuali (con specificazione di titoli e competenze), uno per le cooperative. Una proposta di buon senso (applicata, peraltro, nel Comune di Catania) che avrebbe permesso alle famiglie libertà di scelta e agli operatori di decidere se lavorare autonomamente o essere dipendenti/soci delle cooperative. In questo quadro, inoltre, cresce il costo orario (le cooperative vengono pagate circa 6 euro in più rispetto ai lavoratori individuali), il che comporterà una conseguente riduzione dei servizi. Cambiano i Sindaci della Città Metropolitana, ieri Bianco, oggi Pogliese, ma su questo punto non c’è soluzione di continuità. Le cooperative, e i sindacati che le appoggiano (CGIL, CISL, UIL), come riuscirono con il centrosinistra a bloccare la realizzazione di un regolamento che prevedeva il doppio albo, sono riuscite, con il centrodestra al governo, a far annullare e sostituire l’avviso che prevedeva un unico albo, quello degli operatori – continua Nino De Cristofaro stavolta, però, gli operatori hanno alzato la testa. E’ stata, infatti,  costituita l’organizzazione sindacale Cobas Asacom Scuola per tutelare diritti e dignità del lavoro, con l’obiettivo di migliorare complessivamente la qualità dei servizi. E poiché l’annullamento del primo avviso e la pubblicizzazione del secondo sono avvenuti senza che fosse quantomeno convocato un tavolo di confronto fra Amministrazione, cooperative, famiglie e rappresentanti dei lavoratori, il 22 agosto decine e decine di operatori hanno svolto un presidio sotto la Prefettura di Catania e una delegazione è stata ricevuta dal dott. Marco Oteri (Vicecapo di Gabinetto). A quest’ultimo, dopo aver ribadito la richiesta dell’istituzione del doppio albo, è stato chiesto di intervenire per contribuire al superamento della situazione di grande disagio vissuta dai “lavoratori individuali”. In sostanza, la partita è ancora aperta”.