Al via la 35° Conferenza Europea sui Cetacei

Catania – Giornate di studio all’insegna della scienza e della conservazione degli oceani con la 35° Conferenza Europea sui Cetacei, svoltasi dal 10 al 12  aprile presso Le Ciminiere di Catania, e dove sono stati coinvolti oltre 600 ricercatori da tutto il mondo per discutere e condividere i propri lavori sul mondo dei mammiferi marini e sulle sfide per raggiungere uno sviluppo sostenibile delle aree costiere.

Parola d’ordine: mitigare gli effetti delle azioni umane sull’ecosistema marino a supporto della conservazione degli oceani.

Su questo tema è intervenuto Dario Garofalo, presidente Associazione Marecamp, che ha sottolineato come «il golfo di Catania rappresenti un habitat prioritario per i cetacei, e riuscire ad approfondire gli studi consentirà di migliorare la coesistenza con le attività umane, ad esempio quelle dei pescatori».

«Grazie alle attività di ricerca e monitoraggio svolti da Marecamp, possiamo dire che il golfo di Catania ospita regolarmente 6 delle 8 specie di cetacei solitamente presenti in Mediterraneo, ed è frequentato anche da ulteriori specie ritenute rare o occasionali; non solo infatti tursiopi, stenelle, o capodogli, ma anche foche, megattere, pseudorche ed altre specie a rischio di estinzione che fanno del nostro Golfo un hotspot di biodiversità e gli conferiscono un alto valore ecologico. Nel golfo di Catania i cetacei si alimentano, si riproducono, conducono la loro vita in branco e, addirittura, il tursiope utilizza il porto come palestra per istruire i propri cuccioli. L’altra faccia della medaglia dei nostri monitoraggi ci dice però che il golfo è un’area fortemente antropizzata e sovrasfruttata, per cui qui i mammiferi marini sono soggetti a molteplici rischi, dalle catture accidentali negli attrezzi di pesca, alle collisioni con imbarcazioni a causa dell’intenso traffico marittimo, all’inquinamento acustico, chimico e fisico, con in primis i rifiuti di plastica. Ciò ha suggerito il tema cardine della Conferenza che fungerà da lente di ingrandimento sul nostro mare, a supporto di un maggiore sviluppo delle attività di ricerca e di conservazione», ha aggiunto la dott.ssa Clara Monaco, presidente del Comitato Locale Organizzativo e del Comitato Scientifico della XXXV Conferenza ECS, e responsabile scientifico Marecamp.

La Conferenza ECS gode del supporto di: Chelonia Limited – Wildlife Acoustic Monitoring; ACCOBAMS – Agreement Agreement on the Conservation of Cetaceans of the Black Sea, Mediterranean Sea and contiguous Atlantic area (ACCOBAMS); Communication Technologyco.l.mar.; riviste Sustainability, Marine Science and Engineering, Diversity, e Animals dell’editore Multidisciplinary Digital Publishing Institute (MDPI); Laboratorio di Igiene e degli Alimenti (LIAA) del Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e Tecnologiche Avanzate “G. F. Ingrassia” dell’Università di Catania; e NetSense.