L’insegnante tra innovazione didattica e processi inclusivi

Catania – Svoltosi nell’aula magna del Dipartimento di Matematica e Informatica (via Santa Sofia, 64 Edificio 5 – B1 Catania),  l’ interessante convegno dal tema: “L’insegnante tra innovazione didattica e processi inclusivi per una scuola di qualità“, organizzato dal Dipartimento di Scienze della formazione dell’Università di Catania con il patrocinio di SIRD, SIPES e SIPED. Il convegno rientra tra le attività previste del progetto Piaceri e del Gruppo Nazionale Siped “La formazione dell’insegnante inclusivo di Scuola Secondaria e del dirigente scolastico tra didattica e governance” è stato organizzato dalla prof.ssa Paolina Mulè e dalla prof.ssa Daniela Gulisano.

Lo scopo del Convegno è stato nel chiarire e riflettere sulla figura dell’insegnante che ancora una volta è chiamato a gestire la complessità delle emergenze educative non più da solo ma soprattutto in team, cercando di creare un equilibrio ancora da chiarire tra ricchezza dei contenuti, metodologie e didattiche da sviluppare, diversità di ogni studente, potenzialità da sviluppare oltre che progettare ambienti di apprendimento anche attraverso il digitale.

Si tratta di un profilo di insegnante inclusivo che sia in grado di ripensare una didattica per tutti e per ciascuno attraverso la categoria del digitale che in un certo senso ha ridefinito la categoria dell’apprendimento e, di conseguenza, anche i processi di insegnamento. Altro aspetto su cui si intende riflettere, soprattutto nella seconda sessione, riguarderà la valorizzazione della diversità in classe, ma ciò implica necessariamente una riflessione sulle questioni della progettazione interdisciplinare, sulla individualizzazione e sulla personalizzazione. Nell’ultima sessione si è soffermato l’attenzione sullo sviluppo dei processi inclusivi a scuola, partendo dal concetto di inclusione che chiama in causa la presa incarico della comunità educante a partire dall’insegnante curricolare e non solo dell’insegnante specializzato sul sostegno attraverso la partecipazione attiva della famiglia e di tutti gli stakeholder.  Si tratta di costruire Patti di corresponsabilità educativa che la scuola dovrà ridefinire e co-progettare con la famiglia, le istituzioni pubbliche e private del territorio per promuovere davvero il progresso umano, civile e sociale della Comunità. Pertanto, si rifletterà sulla formazione iniziale ed in servizio dell’insegnante inclusivo.