Mons. Barbaro Scionti e il discorso all’inizio del giro esterno delle Sacre Reliquie di Sant’ Agata

 Questo il discorso pronunciato dal Mons. Barbaro Scionti:

“Ancora una volta, questa mattina, Sant’Agata arriva in mezzo a noi ed a partire da questa grande e bella piazza, cuore della nostra Città, si intratterrà con noi, con la sua gente.
Agata ci guarda, noi guardiamo a Lei ed è in questo incrocio di sguardi che si realizza il mistero e la bellezza di un incontro attraverso il quale possiamo conoscere e fare nostro il suo segreto; il segreto di Agata, della sua bontà, della sua santità, della sua bellezza interiore e della sua coraggiosa e ferma fedeltà al Vangelo.
San Giovanni Paolo II nel 1994 a Catania, dopo aver guardato e ammirato la bellezza e la bontà di Agata, focalizza il suo segreto e ci aiuta a coglierlo, conoscerlo e viverlo: Agata è stata “ semplicemente come un tralcio attaccato alla vite”.
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Ecco rivelato il segreto della bontà e santità di Agata: “per seguire Cristo, non bisogna compiere azioni sovraumane… il cristiano si distingue non per l’apparenza esterna, bensì per il modo con cui pensa e agisce. E’ diverso dentro, nel cuore e questo si riflette nel suo modo di comportarsi… in ogni situazione quotidiana… Se la linfa di Gesù scorre in noi, subito cominciamo a maturare certi frutti buoni ben riconoscibili… amore, gioia, pace, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé” (Giovanni Paolo II – Discorso ai giovani 5 novembre 1994).
Agata è stata sempre un tralcio attaccato alla vite: ecco rivelato il segreto di Agata e di tanti come lei!
Perché il segreto di Agata diventi il nostro segreto è necessaria una continua e profonda conversione del cuore che parte da una scelta fondamentale e quotidiana: “ la mia salvezza è Cristo”.
Questa affermazione di Agata dinanzi al tribunale che tenta di dissuaderla dall’essere e vivere da cristiana deve essere nostra. A partire da questa affermazione colma di fede e di speranza, ciascuno può confermare che cuore e mente sono saldamente legati a Cristo, ovvero, la nostra scelta fondamentale e quotidiana : per Cristo a tempo pieno!
“Convertitevi! Una volta, un giorno verrà il giudizio di
Dio”: così gridava e auspicava, tenendo in mano il
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crocifisso, il Santo Papa Giovanni Paolo II nella valle dei templi di Agrigento il 9 maggio 1993. Un grido di ammonizione e di speranza. Rinnovata voce che grida nel deserto perché vuole e opera affinché ogni uomo sia felice: “ Sii felice.. Catania, patria di Sant’Agata”. Così invocava il Santo Papa nell’omelia della Messa in via V. Giuffrida.
Questo augurio è l’invito a superare difficoltà e sofferenze e se da una parte dice il nostro bisogno di felicità dall’altra ci annuncia e comunica che la felicità di ogni persona è volontà di Dio, la nostra vocazione battesimale: “ Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati…” (Mt 5, 3-12).
Beato, felice o santo è la stessa cosa! La santità ci appartiene è la nostra comune vocazione. Agata ha creduto tutto ciò e la sua santità è il frutto di un impegno semplice, quotidiano, convinto, passionale : essere un tralcio legato alla vite.
“La massima libertà e nobilità sta qui: nel dimostrare di essere servi di Cristo… la vostra libertà vi trascina a tanta schiavitù… vi fa servi del peccato… vi sottomette ai legni e alle pietre”.
Così risponde Agata, fiera e convinta, a Quinziano, ottuso e arrogante, che le chiede conto della sua vocazione cristiana-battesimale.
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Quando la “linfa di Gesù scorre in noi, subito cominciamo a maturare certi frutti buoni ben riconoscibili. Quando il nostro cuore ben custodito, purificato e convertito è pieno di vere buone intenzioni perché legato intimamente a Gesù “la corruzione è vinta, la violenza è vinta, la mafia è vinta … e si realizza la civiltà dell’amore” (San Giovanni Paolo II ai giovani di Catania, 5 novembre 1994).
“ Ti saluto, giovane martire Agata! Tu che hai riconosciuto Cristo con gli occhi della fede, aiuta anche noi ad essere suoi testimoni per quanti oggi sono ancora ciechi. Tu, unita a Gesù come il tralcio alla vite, insegnaci a vincere il male con il bene, aiutaci a portare frutto per il Regno di Dio” .
(Preghiera di San Giovanni Paolo II a S. Agata). Cittadini Viva Sant’Agata ! – ”