MUSUMECI, ABBIAMO IL DOVERE DI NON DIMENTICARE

Palermo – Il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, in occasione del 36mo anniversario dell’attentato in cui persero la vita il capo dell’Ufficio istruzione di Palermo, Rocco Chinnici, i due uomini della scorta, il maresciallo Mario Trapassi e l’appuntato Salvatore Bartolotta, e il portiere del condominio in cui il giudice viveva, Stefano Li Sacchi.

”La comunità siciliana ha il dovere di conservare la memoria e di essere grata e riconoscente a un valoroso uomo delle Istituzioni quale Rocco Chinnici e’ stato. Antesignano della lotta alla mafia, seppe intuire le capacità eccezionali di due giovani colleghi, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, chiamandoli accanto a sé. Oltre a comprendere che era necessario un lavoro di squadra. E fu proprio grazie al suo intuito che é stata scritta una pagina indelebile nella storia del contrasto alla criminalità, con la creazione del primo pool antimafia. Quel sistema virtuoso di investigazioni – prosegue il governatore – ha, infatti, consentito allo Stato di avere una conoscenza approfondita del fenomeno mafioso, primo passo fondamentale per un’opera di contrasto e repressione efficace. Anche se spesso isolato e deriso, dai suoi stessi colleghi, Chinnici credeva fino in fondo nella legalità e nella giustizia e ha sacrificato la propria vita per difenderle. Ecco perché, al di là della ricorrenza odierna, abbiamo il dovere di non dimenticarlo”.