RIMPATRI VOLONTARI ASSISTITI: 12 MILIONI PER FAR TORNARE NEL PAESE D’ORIGINE 2.700 PERSONE

12 milioni di euro, di cui la metà coperti dalla Ue: sono i fondi messi a bando dal ministero dell’Interno per il rimpatrio volontario assistito. Si tratta di progetti a favore di cittadini stranieri che si trovano irregolarmente sul territorio italiano o che pur essendo regolari vogliano far rientro nel paese d’origine.
I progetti saranno finanziati con il fondo FAMI (Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020), e saranno rivolti a favorire il processo di reinserimento lavorativo nei paesi di provenienza. Beneficiarie circa 2700 persone, prioritariamente cittadini di Bangladesh, Pakistan, Nigeria e Costa d’Avorio, paesi con i quali l’Italia non ha accordi diretti di riammissione.
Le attività progettuali saranno avviate da febbraio 2019 e si concluderanno entro il 31 dicembre 2021
È la seconda iniziativa di questo tipo da quando si è insediato il ministro Salvini e segue un analogo progetto approvato lo scorso agosto con il supporto dell’OIM (Organizzazione internazionale per le migrazioni) per il rimpatrio di 900 immigrati, finanziato con le risorse messe a disposizione dalla Commissione europea, pari a 6 milioni di euro. “Rimpatriare gli immigrati con questo sistema, cioè su base volontaria, è più rapido e meno costoso” dichiara il ministro dell’Interno Matteo Salvini. “Il mio impegno prioritario resta quello di stringere accordi con i Paesi d’origine per incentivare i rimpatri coattivi. Dopo anni di governo Pd, rispedire i clandestini nel Paese d’origine è quasi impossibile. Ma, dopo aver praticamente azzerato gli sbarchi, stiamo lavorando anche su questo e sono fiducioso”.